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Associazione ZampaMente

un sorriso oltre il presente

ASSOCIAZIONE ZAMPAMENTE

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Incontro tra sorelle

Zampamente Olivia-BelleUn bel giorno giunge un inaspettato, ma piacevole, messaggio. Proprio grazie a ZampaMente.com.
Una sorellina di Olivia ci ha contattate!!! Ieri mattina, dopo alcuni giorni di trepidante attesa – più da parte di noi umani che dei nostri dorati – ha avuto luogo la reunion.

Luogo dell’evento: sgambatoio di Carpi, tra via Bollitora Interna e via Cattani nord.

Ore 9.45 i due dorati si vedono da lontano … e non capiscono più nulla. Devono assolutamente conoscersi da vicino e giocare. Non hanno chiaramente tempo per i convenevoli di noi umani.

Zampamente Olivia-Belle

Il campo recintato è proprio a un passo, bello, ampio, ombreggiato e con tutto quello che serve, tanto prato in cui correre e rotolarsi.

Che emozione!!! Si lo so cosa state pensando … che siano solo pare di noi umani. Sì, ne sono consapevole, e anche felice.

Olivia e Belle si sono annusate e poi via a correre e rincorrersi. Due gocce d’acqua. La seconda con un manto lievemente più miele, sulla schiena e nelle punte delle orecchie, ma da lontano facevamo fatica noi proprietari a riconoscerle. Ci aiutavano sicuramente i collari differenti.

Gioia e felicità sprizzavano da tutti i pori. Noi proprietari ci siamo raccontate le emozioni e i piccoli disastri che i pelosetti hanno combinato i primi mesi. Le due splendide ‘mascalzone’ non hanno mai smesso di giocare e di correre.

Che esperienza!!! Io e Olivia non vediamo l’ora di incontrare gli altri dorati della cucciolata. Speriamo un giorno il desiderio si avveri.

Grazie Olivia e Belle per l’esperienza vissuta. Alla prossima.
BauZampa-Mente

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Fuga a Roma

Ormai è risaputo che mi porto Olivia ovunque. Non c’è paese, città e comunque vacanza – breve o lunga – in cui la mia piccola dorata manchi.

E così questa è la volta di una breve fuga a Roma. Obiettivo principale era tornare a fare una scorpacciata di Tonnarelli Cacio e Pepe, Bucatini all’Amatriciana e altre delizie tipiche romane. Così è stato.

Ma a parte il lato culinario della gita, ha predominato ovviamente il lato esplorativo e culturale. I giorni a disposizione erano pochi, e sempre mai abbastanza. In primis abbiamo voluto esplorare ed addentrarci nell’epoca del razionalismo italiano, che a mio parere ha segnato – architettonicamente parlando, un importante e propositivo capitolo della storia dell’architettura italiana. Quindi da Roma siamo partite alla volta di Pomezia e Aprilia, città che onestamente non ho trovato assolutamente interessanti piuttosto industriali e di passaggio, di Sabaudia ed infine Latina.

La pausa pranzo l’abbiamo trascorsa a Borgo Sabotino, uno dei tanti borghi che animano le periferie di Latina. A parte il nome, che a me ispira tanta simpatia, ritengo che questo borgo sprigioni intrinsecamente un fascino innato. La costa popolata da palafitte, villette che si ergono su pilastri infissi nella duna. Una spiaggia di sabbia dorata e un maro ancor più splendido. Nota dolente ahimè… che molti locali, sebbene con distesa estiva, non accettino assolutamente i cani, piuttosto preferiscono cacciare il cliente e perderlo. L’animale a tavola non viene visto molto di buon occhio, e quando lo accettano ti rilegano in posizioni marginali.
Bisognerebbe ricordare loro non sono i cani il problema, bensì il padrone che non è in grado di gestire il cane. Ma a parte questa piccola parentesi, vi consiglio di sostare in una delle tante friggitorie e assaporare il fritto misto.

Devo dirvi la verità ciò che ho visto e scoperto a Sabaudia mi ha completamente rapito, tant’è che poi poco altro – della stessa epoca – mi ha sorpreso poi. Sabaudia l’ho trovata una piccola cittadina, pulita e aperta. Aperta a tutti. Tant’è che successivamente ci siamo dirette alla spiaggia. Vi consiglio caldamente una sosta alla Sabau beach, tratto di arenile di circa 80metri, accessibile da strada Lungomare Pontino di Sabaudia, utilizzando per scendere in spiaggia il camminamento posto sul lato sinistro del canale del Lago di Caprolace.  Il mare è dir poco splendido, altro che la riviera adriatica!!

Dal punto di vista delle architettura consiglio assolutamente di immergervi nel centro cittadino, e assaporare la linearità ed essenzialità delle architetture quali Palazzo Postale dell’Arch. Angiolo Mazzoni, l’ex Casa del Fascio, il Dopolavoro, il Cinema e l’Albergo, o ancora la chiesa della  SS. Annunziata.

La visita serale in quel di Latina (ex Littoria) rende la conclusione della giornata ancora più interessante, lasciando una sana voglia di rimettere la testa sui libri di storia e scoprire il fascino delle architettura razionalista. Passeggiare accompagnati da abitante del luogo, amanti della storia del loro paese, rende veramente avvincente la gita programmata.

Il giorno successivo nel tentativo di dare un po’ di respiro a Olivia da continue trasferte in macchina, abbiamo optato per altre mete, un tuffo nel passato più remoto che racconta uno scorcio della storia dei primi secoli dopo cristo.
Sono rimasta piacevolmente sorprese nel constatare libero accesso ai cani (ovviamente tenuti al guinzaglio) alla splendida Villa Adriana a Tivoli. Residenza imperiale voluto dall’imperatore Adriano, risalente al II secolo. Avendo una estensione di circa 1kmq, tanti sono i percorsi e gli edifici da vedere. La giornata ampiamente soleggiata ha favorito certamente la ottima visitabilità e accessibilità, ma le alte temperature hanno fatto boccheggiare i più. Anche Olivia non è stata da meno, e così – nonostante i suoi 29kg di morbidezza e amore – la qui presente padrona la prendeva in braccio, affinché non si scottasse i polpastrelli delle zampine su asfalto rovente. Però cari lettori interessati a Villa Adriana sappiate che ci sono ampie aree ombreggiate e fontanelle per dissetarsi.

La gita non poteva concludersi senza un giro per il ‘centro’ di Roma. Al Colosseo per immortalare Olivia con alle spalle il più grande anfiteatro romano. Mettendo da parte per un attimo la storia antica di Roma, siamo andate alla ricerca di quartieri che rappresentano parte di storia della città, ma ovviamente più recente.
Consiglio una passeggiata tra le vie del quartiere Coppedè, che in realtà si configura più come un angolo di Roma dalle fattezze inaspettate e bizzarre, un ‘ensemble’ di arte Liberty, Art Decò e a sprazzi arte greca, gotica, barocca e medievale.

Ed infine non può mancare un giro al quartiere Garbatella, per intenderci dove c’è il bar immortalato nella serie tv i Cesaroni. Ma cinema a parte, si tratta di una vera e propria borgata popolare, a mio parere molto sottovalutata, intrisa di emozioni contrastanti, ma di indiscutibile fascino, che sempre più negli anni è divenuto un luogo di tendenza, più a misura d’uomo. Sorta di ‘quartiere paese’ staccato dai turistici rioni centrali di Roma e da altre zone della città molto più caotiche.

 

 

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T-shirt Zampamente

Olivia sei parte di me. E così ti ho voluto dedicare una T-shirt!
Mi ricordo di te in ogni istante. Non potrei mai abbandonarti.

è un piccolo gesto simbolico volto a sostenere le campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono dei cani d’estate.
Ricordiamoci sempre che le alternative non mancano.
Una vacanza a 4occhi e 6 zampe è una opportunità unica.

IO NON TI ABBANDONO … SEI PARTE

Se anche tu vuoi la maglietta di Zampamente contattaci subito.

IL RICAVATO, SARA’ DEVOLUTO IN BENEFICIENZA AI CANILI E GATTILI COMUNALI/INTERCOMUNALI PIU’ BISOGNOSI!!!

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Vivi San Vito

No cari lettori non ci siamo perse, i cambi di stagione repentini e altalenanti abbattono anche le nostre migliori intenzioni e forze, ma resistiamo!

ZampamenteViviSanVito2018

Domenica 10 giugno io e Olivia abbiamo partecipato ad un bellissimo evento ViviSanVito, camminata enogastronomica per le vie e campagne di San Vito, comune di Spilamberto (MO).
Il percorso, al contrario degli anni passati, così ci hanno riferito, è stato accorciato. Le soste culinarie però sono comunque state di tutto rispetto.

e Olivia?

Innanzitutto vi devo confessare che sta diventando sempre più brava, mi stupisce giorno dopo giorno.
La camminata di per sé non ha dato particolari problemi, tralasciando il fatto che gli organizzatori continuavano ad assicurarsi la tenessi al guinzaglio per l’incolumità dei polli e galline che avremmo incontrato lungo il percorso.
Il caldo diciamo che ha fatto da padrona, e al termine della giornata eravamo entusiaste ma davvero stremate.
Iniziare la marcia con gnocco fritto e pignoletto, proseguire con salsiccia fagioli e birra, concludere con gelato e prosecco, e infine caffè e nocino … metterebbe alla prova tutti. Ma tutto si può fare 🙂
Risultato … dormito dalle 18 alle 7 della mattina seguente senza sosta … faticando anche al solo pensiero di alzarsi per la pappa.

Io e Olivia i prossimi giorni penseremo finalmente alle prossime vacanze estive, ma non mancheremo di aggiornarvi, e chissà magari raccontarvi anche il viaggio dello scorso anno nella speranza che possa essere di suggerimento a qualcuno di voi.

 

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Una giornata al mare

Il meteo non prometteva nulla di buono, almeno per il pomeriggio di ieri, ma nonostante ciò abbiamo deciso di provarci. Destinazione mare. Ovviamente non tanto per me, quanto per Olivia, e per chi se no??!!!
Inizialmente avevamo pensato Rimini, ma visti i soliti incolonnamenti all’altezza di Bologna, abbiamo optato per i Lidi Ferraresi, e più precisamente Lido di Spina. Sui social avevo letto di una struttura dog friendly, Baia di Maui, quindi abbiamo pensato di testarla anche noi.

Baia di Maui, è stata per noi una piacevole sorpresa di ospitalità e cortesia, e soprattutto di ottimi servizi per i quattro zampe; vista l’affluenza consiglio di prenotare un tavolo già in mattinata se volete pranzare vista mare.
Ieri tra l’altro era in corso un evento “Happy dog beach“; per questa volta abbiamo solo assistito, ma … chissà magari la prossima volta parteciperemo anche noi.

Considerato che Olivia sta terminando la fase dell’estro e si prepara al diestro, meglio non correre rischi e ho optato per lunghina, così da poterla lasciare comunque ‘libera’ di divertirsi, correre e giocare a calcio sulla sabbia.

Lido di Spina 2018-04-29 ZampaMente
Al termine dell’evento uno dello staff ha offerto un pezzetto di torta per cani anche a Olivia.
Secondo voi è stata gradita? Quanti millesimi di secondo pensate ci abbia impiegato per gustarla, anzi no … sbaffarla???

Il sole alla fine ha avuto la meglio sulle nuvole, per fortuna. Così che Olivia ha potuto allegramente farsi anche il bagno nel mare. L’acqua non è delle migliori, ma non è certo colpa della struttura balneare.

Lido di Spina 2018-04-29 ZampaMente

E’ sempre divertente ed emozionante vedere come basti così poco a Olivia per divertirsi. Sabbia, acqua, palla e naturalmente la sua padroncina.

Della palla ahimè … non è rimasto molto, addentata ripetutamente, ormai è giunta al termine la sua carriera; ma rimane sempre la pallina da tennis: ottima per gli esercizi di ‘prendi-porta’ in acqua.

Speriamo la stagione calda arrivi presto così che si possa nuotare in acqua insieme.

A fine giornata … ecco l’immensa stanchezza sopraggiungere.
La stanchezza di Olivia 2018-04-29 ZampaMente

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Goldenite

GOLDENITE

Lo scorso week end ho avuto la possibilità di frequentare un evento formativo volto a diventare istruttore TSSA di Croce Rossa.
La seconda giornata di corso prevedeva una breve presentazione a tema libero non sanitario. Esercizio molto utile questo sia per rompere il ghiaccio sia per dimostrare abilità o meno di sapersi esprimere.
E così … dopo un intero pomeriggio a pensare all’architettura, tema a me molto caro e vicino; cruciale è stato ascoltare l’impressione che io implicitamente ho dato in quelle poche ore dall’inizio del corso alle persone che mi circondavano.

“… cerca di uscire dal tuo mondo fatto di squadrette e regole”

Avevo due possibilità, intendere la frase in tono negativo/dispregiativo o ricercarne lo spirito positivo e propositivo con cui mi è stata detta.
Ebbene sì, questa è stata la miccia che ha smosso in me una irrefrenabile voglia di parlare di ciò che anima le mie giornate ma ancora di più la mia vita, come se non attendessi altro che un via, IL VIA, per parlare finalmente di ME e di LEI.

Quindi che la performance abbia inizio … il sorriso inaspettatamente anima il mio volto e l’enfasi del discorso attrae anche i miei uditori.
Obiettivi e articolazione della presentazione, è bastato un secondo per delinearli. Tutto ha assunto una forma di dialogo sciolto e semplice – quasi come se fosse un gioco. Non era più la ragione che muoveva le parole bensì il cuore.

Una sorpresa in primis per me.
Ed ecco che allora credo di aver compreso almeno uno degli obiettivi del corso svolto. Parlare agli altri con il cuore, perchè solo così il messaggio giungerà in modo chiaro e nitido senza storpiature.

E ora tu lettore mi dirai, si ok, ma alla fine di cosa hai parlato, cosa hai raccontato …
Ricollegandomi quindi al titolo di questo articolo, che cos’è la Goldenite.
… la potrei simpaticamente definire come una sindrome emozionale meritevole di peculiarità per via della sua non tangibilità e irrefrenabile diffusione di buon umore. Con il termine quindi non si indica una singola patologia ma un insieme di fattori predisponenti, congiuntamente a un particolare elemento scatenante che, uniti insieme, collocano il soggetto in questione in una fascia di rischio elevata. Ergo si riscontra nei soggetti umani completamente e follemente innamorati del cucciolo, nel caso speficico Golden Retriever che animerà vita e casa.
(NOTA: la definizione sopra riportata è totalmente frutto della mia fantasia e non è assolutamente da intendere come malattia o patologia medica)

Quindi immaginate il connubio tra un Architetto e un Golden Retriever.

L’architetto amante delle metropoli e dei musei, metodico nel lavoro e nella vita, ogni cosa al proprio posto, arredo essenziale ed estremamente geloso dei propri libri nonchè spazi vitali.
Si scontra pacificamente con un pelosetto che stravolge completamente e irreversibilmente la vita. E inizia ad accettare che possono coesistere le eccezioni alle regole, all’ordine e soprattutto all’architettura.

Alla fine cosa ne scaturisce?
L’architetto ombroso e riservato apre il cuore al mondo e inizia a vedere tutto con occhi differenti, il sorriso compare sempre più sul volto e le giornate appaiono più soleggiate, anche se fuori piove.
Il Golden ti seguirà ovunque, prode scudiero che non ti tradirà mai. Si scopriranno nuovi luoghi senza barriere. Diverrà un modo per mantenersi in forma fisica grazie alle tante passaggiate giornaliere, ma soprattutto per apprezzare le vacanze al mare o sulla neve, soprattutto per chi come me le ha sempre snobbate.
Si avranno meno possibilità di visitare musei o edifici, ma certamente si impareranno alcuni valori umani che difficilmente puoi carpire o imparare dagli esseri umani.

La Goldenite quindi è questo, e anche molto di più.
Fondamentale rendersene conto e accettarla. Perchè un cane può stravolgere davvero l’approccio alla vita.

ZampaMente è felice di conoscere anche le vostre esperienze.

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Prima gita in montagna

Premetto che non sono mai stata un’amante nè del mare nè della montagna bensì delle città e metropoli …

Con l’avvento di Olivia nella mia vita ho iniziato una lunga e piacevole serie di eccezioni!

Olivia all’epoca aveva poco meno di quattro mesi.

Le settimane precedenti, il veterinario raccomandò fortemente di non portarla nè in posti affollati, nè farla zompettare in parchi fintanto non avesse completato tutti i cicli di vaccinazioni. Ammetto di avere sgarrato alcune volte … anche perchè l’effetto ‘simbiosi’ ha dilagato sin dal primo momento.

Comunque sia … marzo 2017, finalmente possiamo iniziare a scoprire il mondo esterno, ed essendo lei un cucciolo ho pensato dovesse esplorare il più possibile, e non solo le quattro mura di casa e giardino.

Passo Coe - Marzo 2017
Zampamente a Passo Coe 2017-03-03

Ho pensato alla neve, bianca, soffice, pulita ….Meta prescelta Passo Coe e con alloggio a San Sebastiano, a metà strada tra Folgaria e Lavarone., nella magnifica comunità degli Altipiani Cimbri.

Albergo confortevole, stile classico, all’esterno intonaco tinteggiato e legno, ormai ossidato dal tempo, ma comunque in buono stato. Pavimenti esterni in lastre di porfido … e tanto sale per evitare di dare scivoloni su neve ghiacciata soprattutto la mattina presto. Interni come da tradizione porte, rivestimenti in legno impregnato lucente, mentre a pavimento moquette e piastrelle di ceramica e cotto.

Tutte le energie del week end sono state catalizzate, come ovvio, a Olivia, quindi di architettura ho potuto vedere ben poco.

L’esperienza neve di ZampaMente è stata a dir poco fenomenale. Immaginatevi un batuffolo bianco/dorato che alla vista della neve diviene posseduto da una forza incredibile e inizia a saltare a quattro zampe in mezzo alla neve, per poi rimanerne sommerso … e senza aiuto con estrema agilità si dirige altrove per affondare nuovamente per poi … assaggiare questa cosa strana, bianca, candida, fresca e dissetante.

Passo Coe - Marzo 2017
Zampamente a Passo Coe 2017-03-03

Ora viene il bello … è ora di tornare verso l’ovile … ma lei non ne ha assolutamente voglia … quindi controvoglia (mia e sua) l’ho dovuta prendere in braccio e condurla alla macchina.

Per non farle disperdere il calore corporeo … ecco la mia genialata … le ho infilato un mio vecchio maglione di lana, a collo alto. Non potete immaginare la comica … Olivia già inebriata dalla neve si ritrova avvolta e incorporata in un qualcosa che non capisce. All’inizio accetta passivamente, poi in un batterdocchio ecco divincolarsi abilmente.

Una volta giunte all’albergo ovviamente – come una bimba – si è addormentata sino all’alba del giorno seguente … e io come lei.

Zampa e Mente chiudono positivamente l’esperienza e attendono la stagione calda per provare il mare!!!

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Le prime passeggiate

Scommetto che non vi siete mai accorti di quanto fosse realmente poco pulita la vostra città, prima di avere un cucciolo peloso. E’ inevitabile! Molti come me, magari camminano con sguardo basso e persi nel proprio mondo, ma in realtà stiamo usando gli occhi non completamente. Vediamo, ma non guardiamo attentamente cosa ci circonda.

Il sole bacia i belli

Le prime passeggiate con Olivia sono state una sorpresa dopo l’altra, soprattutto per una che si è sempre definita altamente schizzinosa! Intanto non so chi delle due avesse bisogno di insegnamento, se io o lei.
Sicuramente ho imparato a tirar fuori le robacce risucchiate da quel dolce musino prima che le potesse ingoiare, cercando di non pensare alle schifezze che stavo toccando.

Ho imparato anche a guardare ciò che mi circonda in maniera differente, ho ampliato le vedute e le prospettive. E così ti accorgi della mancanza di percorsi pedonali idonei, o di come la gente ancora nel 2018 non rispetti completamente il senso civico della propria città.

Sorprendentemente poi ti illumini quando ti accorgi di reminescenze storiche, di elementi architettonici che avevi sempre snobbato o non notato. E così l’architetto curioso che è in me, una volta terminata la passeggiata, si mette sul web o sui libri a studiare per conoscere.

Una persona solitamente ha lo sguardo verso il basso o centrato sulla direzione che sta tenendo. Io invece ho iniziato – tra una zampetta e un nasino sulla mano, tra un bau e un ‘tirone’ – a camminare col naso all’insù.
E si scorge così un balconcino fiorito, nella via che frequento assiduamente; l’arco che divide lo spezzone di porticato che circonda la piazza della mia città.
Su un pilastro del portico della stessa piazza, un frammento di locandina datata luglio ’83 che pubblicizza la ‘Trebbiatura’, famosa e rinomata manifestazione che si teneva nella bassa reggiana.
L’insegna recuperata e restaurata in cima ad un edificio storico, scoprendo così che un tempo c’era una pasticceria.

Tutto ciò sicuramente non cambia la vita, perchè uno potrebbe farne anche senza, ma dopotutto scoprire un po’ il bello della propria città non è poi così male.
Se non ci fosse un pelosetto a quattro zampe da condurre in passeggiata ogni giorno, quante cose che mi sarei persa.

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Il primo incontro

‘Mamma ho pensato una cosa!’ … ‘Scordatelo. Ciao!

A volte la vita ti pone di fronte a un bivio, a cui è impossibile non decidere, ben sapendo che quel giorno segnerà la svolta della tua vita, e da quel momento tutto prenderà nuovi colori, tempi, modi e abitudini.

Era il 4 gennaio 2017 di ritorno da una passeggiata insieme a una mia amica e il suo cucciolo di labrador, ho capito che non potevo continuare a stare senza … dopo quel fatidico 11 luglio 2016.

Inizia così la mia ricerca e soprattutto l’analisi dei pro e dei contro, delle spese e delle rinunce, ma anche dei lati positivi e di tutto ciò che avrei potuto imparare da una nuova esperienza.

Sabato 7 gennaio decisi di iniziare la ricerca da un primo allevamento a Ponte sul Mincio (MN), proprio io che non avevo mai fatto visita in un allevamento professionale o simile. Difatti la mia Teppy era una piccola bionda abbandonata a tre mesi vicino un cassonetto insieme ai suoi fratellini nero corvini.

La prima visita mi lascia a dir poco sbalordida, non di certo in senso negativo! Ampio terreno, una sorta di pineta che protegge dal sole e dalla pioggia battente i recinti esterni … e chicca finale, una nursery interna. Io a malapena ho visto una nursery di noi umani figuriamoci di pelosi. Una cosa meravigliosa. Prima di fare il mio ingresso però mi ero ripromessa di non dare adito a possibili colpi di fulmine così da rimanere ancora nella fasse esplorativa e meditativa.

Il giorno seguente al pomeriggio avevo appuntamento in un secondo allevamento professionale vicino a Brescello (RE), ma alla fine decisi di annullare … per un ottimo motivo.

La domenica mattina di quel 8 gennaio 2016 chiesi alla mia amica fidata di accompagnarmi in un allevamento in provincia di Ferrara, precisamente Portomaggiore. Giunte sul posto, casa abitata con ampio giardino, suoniamo e veniamo accolte, come spesso accade negli allevamenti, da essere speciali a quattro zampe che ti inducono al sorriso anche se non vuoi (il potere dei pelosi a quattro zampe). Chiediamo informazioni e una signora molto gentile e disponibile mi propone di entrare nel recinto e vederli da vicino.

Ragazzi questa è stata la fine di una vita e l’inizio di una nuova!

Lo ricordo ora come allora, le sensazioni, le emozioni, la dolcezza, quegli occhi! Non ce l’ho fatta … e il colpo di fulmine è scattato … ma prima di tutto mi ha scelto lei, una monella a 4 zampe, piena di pelo da sembrare più un peluche della ‘trudi’ che un cane. Nel recinto erano presenti due labrador chocolat, tre golden di cui un maschietto e due femminucce. Labrador e maschietto irruenti come teneramente sanno essere mi corrono incontro per giocare, e mordermi le scarpe. Le femminucce attendono una manciata di secondi prima di agire, forse devono ancora capire se sono una umana buona o severa. La pelosetta più chiara decide di venire verso di me, sbaragliando il maschio e i chocolat, mentre la pelosetta lievemente più ambrata rimane nella cuccia, forse molto timorosa.

Ed è così che lei … quel batuffolo di poco meno di 2 mesi ha scelto la sua padrone, e ha scelto proprio ME!

La signora dell’allevamento mi convince a prenderla in braccio, io un po’ restia, le do retta … avevo talmente paura di farle male, che non sapevo come dovevo prenderla, dove riporre le mani su questo essere perfetto.

Ci siamo guardate e da quel momento non l’ho più riposta a terra, ma esclusivamente sulle mie ginocchia durante tutto il viaggio di ritorno verso casa.

So perfettamente cosa ho provato quel giorno, ogni minimo istante, ogni centimetro del mio corpo è stato attraversato da una lieve scarica elettrica. Lo ricorderò per sempre, come l’istante in cui sentii il battito di Andrea ancora nel pancione.

La vera sopresa però è stata per lo più per i futuri ‘nonni’ … una volta arrivata a casa, fermo restando che mi avevano invitato proprio quella domenica a pranzo per convincermi che prendere un cane non sarebbe stata la scelta migliore per me.

Alla vista di questo batuffolo non si scorse alcun sorriso, ma solo malumore e disappunto. Dopo un’ora qualche spiraglio sopraggiunse tuttavia senza garantire risultati confortanti.

Ora Hope Olivia Victoria fa parte della famiglia … e ha una nonna … e un nonno, il quale precisa con meticolosità e persistenza essere semplicemente il papà della padrona del cane! Ma sotto quella scorza dura, non lo dirà mai ad alta voce … ma anche lui si è innamorato di questa pelosetta a quattro zampe, dal musino sempre umido e occhioni sempre allegri!